Un bel Sandonà sfiora di poco una storica vittoria

La rete del vantaggio cdel Sandonà con Moro

PORTOGRUARO – SANDONA’ 1922       2 – 2      (0-2)

RETI:  pt 4’ Moro, 10’ Manente (SD);  st 1’ Alcantara, 34’ Franceschini (P)

PORTOGRUARO:  Bravin, Cofini, Zamuner, De Pin (st 1’ Bertoia), D’Odorico (st 1’ Favret), Girardi (st 40’ Bronzin), Franceschini, Burigotto (st 1’ Zanin), Alcantara, Sestu, Facca (st 20’ Costa). All. Mauro Conte

SANDONA’ 1922:  Memo, Donadello, Cadamuro, Vecchio, Fortunato, Abcha, Guizzini (st 11’ Santo), Scroccaro, Moro (st 11’ Momentè/ 40’ Rossi), Scarpi, Manente. All. Giulio Giacomin

ARBITRO:  Palmieri Andrea di Brindisi (Condrut di Castelfranco Veneto e Carraretto di Treviso)

NOTE – Ammoniti:  De Pin, Facca, Alcantara (P), Manente, Vecchio, Abcha (SD)

Il raddoppio di Manente

A undici minuti dalla Storia, i biancocelesti giocano una gara gagliarda riuscendo quasi nell’impresa di violare per la prima volta il campo del Portogruaro. Invece alla fine la panchina lunga della squadra granata è riuscita a rimetter sui binari una gara che sembrava compromessa nella prima frazione. La squadra di Giacomin si conferma la mina vagante di questo campionato riuscendo ad uscir imbattuta anche dal difficile campo della terza in classifica tenendola a distanza, solo un eventuale vittoria domani del Portomansuè sul campo del Liapiave potrebbe togliere la vetta ai biancocelesti. Sul fronte opposto la grande qualità della rosa ha saputo fare la differenza, garantendo quel cambio di passo senza il quale per i biancocelesti avrebbe potuto esserci quel margine per fare il colpaccio.

Gara che sembra veder sin da subito i padroni di casa spingersi in avanti alla ricerca della rete. Dopo un paio di occasioni non sfruttate dai granata, è il Sandonà a freddare la difesa di casa. Punizione dalla tre quarti granata, sul traversone di Fortunato svetta Moro che di testa gira in rete tra l’immobilità della retroguardia portogruarese. Una rete pesante che bagna le polveri alla squadra di casa. E pochi minuti dopo ripartenza collettiva dei biancocelesti che trova impreparata la retroguardia granata, palla in profondità di Manente per Donadello che conquista il fondo mettendo nel mezzo per gli accorrenti Scarpi e Cadamuro, smanaccia Bavena, sul pallone s’avventa Manente che insacca. Pesantissimo il doppio vantaggio con una squadra di casa che per tutta la prima frazione fatica a trovare la porta sandonatese. Si fanno macchinose le manovre granata con gli uomini di fascia Facca e Franceschini costretti spesso a giocare in copertura e Alcantara solo nel mezzo della difesa biancocelesti a far i conti con la coppia Vecchio-Abcha. Ed in chiusura di tempo l’ennesima ripartenza sandonatese potrebbe ancora far male alla statica difesa granata, sul traversone nel mezzo si eleva tutto solo a centro area Scarpi che non riesce a schiacciare di testa nella porta granata con la sfera che sorvola la traversa.

Il Portogruaro accorcia ad inizio ripresa con Alcantara

Ad inizio ripresa l’allenatore Conte mescola le carte inserendo gli esperti Bertoiae Favret e il giovane Zanin in luogo di De Pin, Burigotto e D’Odorico. Subito il centrocampo di casa trova una sua quadratura ma a dar una mano alla voglia di rimonta è l’immediato gol che accorcia lo svantaggio. Non passa un minuto difatti che sugli sviluppi di un corner di Sestu è Alcantara ad anticipare Fortunato di testa e insaccare in rete. Gara di grossa sofferenza quella che aspetta il Sandonà da questo momento, tanto che la spinta del Portogruaro si fa molto insistente con i sandonatesi chiusi sulla propria tre quarti. Gara agonisticamente viva con i biancocelesti che sembrano trovar le giustre contromisure alle manovre granata anche se nelle situazioni da palla ferma la prestanza fisica dei padroni di casa si fa sentire. Il Sandonà cerca di rompere l’assedio giostrando bene la palla a centrocampo, ma la mancanza di un attaccante di peso in avanti capace si far respirare la manovra è quel qualcosa che ancora si sente nel gioco sandonatese. A metà frazione mister Conte si gioca anche la carta Costa al posto di Facca. Al 34′ arriva la rete del pareggio, calcio d’angolo battuto nel mezzo da Sestu, pallone messo fuori area dalla difesa, sullo stesso si avventa Franceschini che con una bordata insacca sotto la traversa il pallone che vale pareggio.  Spingono ancora i padroni di casa, e soffrono alla grande i difensori sandonatesi che allo scadere evitano la beffa su un tiro in mischia del “sandonatese” Zamuner il quale si vede il tiro respinto sulla linea. Già domenica scorsa abbiamo pagato dazio nei minuti di recupero, con il rigore regalato alla Liventina che perseverare quet’oggi sarebbe stato un veramente delitto. Un pareggio alla fine meritato che rende merito alla giovane formazione sandonatese che quest’oggi ha dovuto ovviare all’assenza per squalifica di Stefani (2003) con l’esordio dal primo minuto di Guzzini (2004). Solo pochi grammi di esperienza a confronto dei ben più esperti giocatori sull’altro fronte.