Giulietta Masina e le sue origini sandonatesi

Giulietta Masina (copertina libro “Giulietta Masina, donna e attrice”)

Sono trascorse poche settimane da una data importante per il cinema italiano. Come sempre accade le ricorrenze tonde hanno un valore speciale, se poi queste solo legate ad un 100 lo sono infinitamente di più. Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Giulietta Masina una delle più grandi attrici del cinema italiano il cui essere stata la moglie di Federico Fellini potrebbe apparentemente aver messo in un cono d’ombra la sua immensa bravura. Ma proprio questo loro vivere in simbiosi ha ancor più accresciuto la qualità dell’una come dell’altra carriera.

Giulietta e quella mamma di San Donà di Piave
Angela Flavia Italia Pasqualini nel 1919 (“Giulietta Masina, donna e attrice”, 2013)

Solo in epoca recente ho ben capito il perchè nel sandonatese vi fosse un attaccamento particolare nei confronti di quest’attrice dal marcato accento bolognese, nonostante fin da piccola abbia vissuto lungamente a Roma. Le radici di Giulietta Masina erano venete, ed in particolare di San Donà di Piave. La mamma Angela era originaria di San Donà di Piave, qui era nata e vissuta per quasi trent’anni, sino a quando si sposò nel paese bolognese di San Giorgio di Piano con il violinista Gaetano Masina. Questa è un’altra particolarità della giovane attrice che negli anni quaranta muoveva i primi passi sulle scene italiane, a differenza di tante colleghe dell’epoca lei non adottò un nome d’arte. Il nome di Giulia Anna Masina rimase praticamente tale con l’unico utilizzo del vezzeggiativo Giulietta come la “battezzò” il giovane Federico Fellini quando l’incontrò a Roma e con il quale appena maggiorenne subito si fidanzò, sposandolo nel 1943 ed iniziando un lungo sodalizio famigliare e lavorativo di oltre cinquant’anni.

Giulietta Masina e le radici sandonatesi

Scrivere di Giulietta Masina è però solo uno spunto per conoscere meglio le radici sandonatesi della grande attrice italiana. E’ bastato spulciare un pò i registri dell’epoca per trovare tra la polvere del passato tante piccole particolarità che fanno una storia. La madre di Giulietta era una maestra di scuola, i genitori della mamma erano ambedue dei maestri di scuola e addirittura il nonno paterno di Angela Flavia era un maestro di scuola. Una famiglia dunque che ha avuto un ruolo importante tra la gioventù della San Donà di quel tempo. E decine e decine di anni dopo alle elementari di San Donà di Piave sia io che mio fratello abbiamo avuto un maestro con lo stesso cognome, sarà un caso o semplice maestra discendenza?

La famiglia Pasqualini a San Donà
14 dicembre 1873, le pubblicazioni del matrimonio tra Giuseppe e Giovanna (Archivio Stato Civile, San Donà di Piave)

Vi è una particolarità nella famiglia della mamma di Giulietta, sia il padre che la madre avevano lo stesso cognome di Pasqualini. Se il padre Giuseppe era originario di Grisolera, la madre Giovanna lo era di Noventa di Piave, paese dal quale era comunque originaria anche la famiglia di Giuseppe Pasqualini. Un grande cerchio che sconfina prima dell’unità d’Italia, il che rende difficile dire se tra le due famiglie Pasqualini ci fossero altri legami di parentela. La cosa certa è che il 23 dicembre 1873 Pasqualini Giuseppe Annibale e Pasqualini Giovanna convogliarono a nozze a San Donà di Piave. Entrambi erano maestri di scuola in città, quasi coetanei, lui il giorno prima delle nozze aveva compiuto 26 anni, lei ne aveva 28. Giuseppe era nato a Grisolera nel 1847, il padre Luigi vi si era trasferito da Noventa di Piave per fare il maestro di scuola ed era sposato con Canella Maddalena. Giovanna, detta Anna come attestato nelle numerose trascrizioni nel registro delle nascite del Comune di San Donà, era figlia di Ferdinando che in quel di Noventa di Piave assieme alla moglie Menon Angela era offelliere, e magari aveva una offelleria. Termini un pò oscuri oggigiorno anche se tuttora esistenti (l’Antica Offelleria Bernardi tutt’oggi a Montebelluna produce le squisite «Angeliche»), oggi il termine ben più comune per definirne il mestiere è quello di pasticcere. Sempre a San Donà di Piave ma in località Mussetta vi era un altro Pasqualini, Francesco, anche lui di professione offelliere e sicuramente vi sarà stato un legame con i Pasqualini di Noventa di Piave.

Dopo le nozze arrivano i figli

Il primo anno di matrimonio non fu facile per i coniugi Pasqualini che risiedevano al civico cinquanta della Piazza a San Donà di Piave. Subito in dolce attesa Giovanna diede alla luce il primo figlio proprio il giorno del compleanno del marito Giuseppe, il 22 dicembre 1874. Purtroppo il neonato morì dopo un solo giorno. Gli fu comunque dato il nome di Luigi, lo stesso del nonno paterno. Proprio Pasqualini Luigi, padre di Giovanni, che per tanti anni era stato maestro a Grisolera morì nel 1877, all’età di 61 anni.

Il Vecchio Duomo di San Donà di Piave, poi distrutto nella prima guerra mondiale, i Pasqualini vivevano al civico numero cinquanta nel centro cittadino

Giovanna “Anna” Pasqualini nel momento del matrimonio aveva 28 anni, i successivi quindici vedrà la maestra sandonatese impegnata anche nel non facile compito di madre. Dopo la perdita del primogenito Luigi nel 1874, già nel novembre successivo ci fu la nascita di un nuovo figlio maschio, Eugenio. Nell’agosto del 1878 fu la volta di Luigi, il cui nome ricordava sia il fratello primogenito morto dopo un solo giorno che il nonno paterno scomparso l’anno prima. La tradizione di associare i nomi di famigliari a quello dei propri figli fu ampiamente praticata dai coniugi Pasqualini. Detto dei primi tre, nel marzo 1880 nacque Giuseppe Ferdinando. Erano tempi tristi quelli per i nascituri, tanti erano quelli che non riuscivano a superare l’anno di vita, e ancora una volta la famiglia Pasqualini dovette sopportare un’altra tragedia dopo quella del primogenito: Ferdinando morì dopo solo dieci giorni. Nel giugno 1881 torna il sereno in famiglia con la nascita della prima figlia Maria Maddalena Angela, i cui nomi sono a ricordar le nonne. Nell’ottobre del 1883 nacque Angela Flavia Margherita la stessa morì prematuramente nel settembre 1885, un mese prima era nato Giuseppe che anni dopo divenne sacerdote. Il 3 dicembre 1888 nacque Angela Flavia Italia, futura mamma di Giulietta Masina, parte dei nomi assegnateli è a ricordo della sorella prematuramente scomparsa e quell’Angela è anche a ricordo della nonna paterna, la “pasticcera”. Quando nacque Angela Flavia, la mamma Giovanna aveva quasi quarantaquattro anni, otto i figli dati alla luce di cui cinque viventi.

I figli nel nuovo secolo
San Donà di Piave in una veduta di Viale Stazione dei primi anni del novecento, si narra che affacciate alle finestre della loro casa ci fossero la maestra Pasqualini con la figlia Angela Flavia

Sia Eugenio, classe 1875, che Luigi, classe 1878, si vedranno poi iscritti all’ufficio leva per quel militare che dopo l’unità d’Italia divenne un’incombenza dei primi figli maschi. Eugenio all’epoca era ancora studente poi proseguirà gli studi sino a divenire professore, la parte alta dell’insegnamento, e lo ritroveremo ancora protagonista della nostra storia dopo la nascita di Giulietta Masina. Nel 1903 la sorella di Angela, Maria Maddalena si sposò con Borini Alessandro un daziere originario del padovano. Il secondogenito Luigi divenuto disegnatore nel 1904 sposerà la bellunese Bortoletti Annita, una ventenne possidente rimasta orfana. Nel 1909 muore la mamma di Angela, Giovanna o Anna come la si trova in tanti atti, ormai pensionata viveva in viale Stazione 10, l’odierno inizio di via Garibaldi. Angela Flavia quasi maggiorenne divenne in seguito maestra, era lei a occuparsi del padre di cui però non conosciamo la data della morte. Sino al 1915 non è riportata nei registri comunali sandonatesi, ma nel 1914 nell’atto nel quale si segnalava la morte del figlio sacerdote Giuseppe avvenuta a Montebelluna, la paternità era preceduta da un “fu”, come a dire che il padre Giuseppe Pasqualini era nel frattempo morto anche se non esisteva la trascrizione nei registri di San Donà. Oppure potrebbe essere un semplice errore e il maestro Giuseppe sia scomparso successivamente.

Angela Flavia da San Donà di Piave a San Giorgio di Piano
9 maggio 1920 le pubblicazioni del matrimonio di Gaetano e Angela (Archivio Stato Civile, S. Giorgio di Piano)

L’approssimarsi della guerra tutto cambiò, Angela Flavia divenuta maestra iniziò ad insegnare. San Donà di Piave venne travolta dall’invasione austro-ungarica e presumibilmente anche la maestra sandonatese fu costretta a vivere da profuga. Pur mantenendo la residenza a San Donà di Piave la ritroviamo insegnante a San Venanzio di Galliera nel bolognese, qui incontra il coetaneo Gaetano Masina. Lui era in quel momento violinista in un’orchestra ma aveva molto viaggiato per il suo lavoro sia in Italia che all’estero, tanto che alla pari di Angela Flavia alla soglia dei trent’anni ancora non si era sposato. Tra i due fu subito amore e il sabato prima di Pentecoste del maggio 1920 si sposarono a San Giorgio di Piano, il paese dello sposo. Al tempo entrambi i genitori di Angela erano morti, mentre erano viventi quelli di lui, due famiglie che comunque erano accomunate dal fatto che questi sposi trentenni quando nacquero avevano i loro genitori ormai quarantenni, quasi un egual destino che li unì. Il matrimonio portò subito alla nascita della prima figlia, Giulia Anna Masina il 22 febbraio 1921. La tradizione dei Pasqualini di ricordare i propri famigliari nei nomi dei propri figli ancora una volta è rispettata, quell’Anna è a ricordo della mamma di Angela Flavia, così come sarà per la secondogenita chiamata Eugenia come il fratello. La futura Giulietta nacque in casa, la levatrice Angiolla Garelli raccontò che era nata con la camicia, ovvero ancora avvolta nella placenta che all’epoca era ritenuto un auspicio di fortuna per la nuova nata. Poi in rapida successione nacquero la sorella Eugenia, quindi i gemelli Mario e Mariolina.

I Masina e lo zio Eugenio
Angela Flavia con il marito Gaetano Masina (“Giulietta Masina, donna e attrice”, 2013)

Il padre Gaetano inevitabilmente si trovò costretto a sacrificare la sua passione per la musica e a trovarsi una nuova occupazione presso la fabbrica Montecatini per dare un minimo di sicurezza economica ad una famiglia che in poco tempo aumentò di numero. La mamma Angela Flavia continuò il suo lavoro di maestra mentre in casa assunse un ruolo importante la domestica Ermelinda. Masina che in seguito per lavoro si trasferiranno anche a Mestre e a Vicenza. A questo punto della storia entra nuovamente in scena lo zio Eugenio. Il primogenito di casa Pasqualini era divenuto professore e si era sposato con Giulia Sardi. I genitori di Giulia erano comproprietari assieme alla famiglia Trolli del Calzaturificio di Varese, un’attività in grande espansione che durante la grande guerra accrebbe la propria fortuna divenendo fornitore dell’esercito italiano. La coppia non aveva figli e viveva a Roma dove lo zio Eugenio era divenuto nel frattempo un importante insegnante del prestigioso Liceo « Torquato Tasso » durante la presidenza Tentori, i Pasqualini erano una famiglia molto agiata per i canoni dell’epoca. Fu così che Giulietta ancora fanciulla passò un primo periodo dagli zii a Roma per poi tornare per le vacanze a casa.

Giulietta rimane a Roma con la zia Giulia
La famiglia di Gaetano Masina e Angela Flavia Pasqualini, 1930 (“Giulietta Masina, donna e attrice”, 2013)

Nel maggio 1926 lo zio Eugenio morì prematuramente, per Giulietta il rimanere a Roma presso la zia divenne una consuetudine per poi trascorrere le sole vacanze con i genitori. La zia assicurò alla giovane nipote un’ottima educazione anche se negli anni delle elementari preferiva farla studiare a casa, poi durante l’estate era la madre che preparava la figlia per l’esame privato di settembre. In seguito venne iscritta dalle Orsoline per completare gli studi ginnasiali e il liceo. Durante tutto questo periodo romano oltre alla zia era accudita anche dall’austera governante Anna originaria dalle terre trentine di Montagnaga di Pinè, anche se tutti la ricordano veneta. I monti della Valsugana erano una delle mete preferite della famiglia Masina per le vacanze. La lontananza da casa indubbiamene segnò il carattere della giovane Giulietta, ma i contatti erano costanti e il piacere del ritorno a casa era ogni volta infinito. La zia ebbe un ruolo importante nell’incoraggiarla alla recitazione nei primi anni quaranta quando si iscrisse all’università « La Sapienza », quindi l’incontro con Federico Fellini con cui subito si fidanzò presentandolo alla famiglia. Federico Fellini era nato a Rimini dove aveva trascorso l’adolescenza per poi trasferirsi a Roma, città natale della mamma, per frequentare l’università.

Giulietta Masina e Federico Fellini
Il matrimonio con Fellini, il successo e la sua famiglia a Roma
Giulietta Masina e la madre Angela Flavia nella villa di Fregene dell’attrice, 1956. (GettyImage)

Il 30 ottobre 1943, in piena guerra, si celebrarono le nozze anche per far evitare a Federico la chiamata alle armi. La cerimonia si tenne nell’appartamento della zia Giulia e venne officiata da Monsignor Luigi Cornaggia de Medici che viveva nello stesso palazzo, Rinaldo Geleng e Vittorio Caprioli i due testimoni. E per viaggio di nozze si concessero due passi al Teatro Galleria dove recitava l’amico Alberto Sordi. I due vissero inizialmente presso la zia e il 22 marzo 1945 nacque Pier Federico. Purtroppo quel fatal destino che aveva colpito spesso i Pasqualini anche in questo caso vide il neonato morire il 2 aprile dello stesso anno. Giulietta non ebbe più la gioia di divenire madre e con il suo Federico si immerse nella carriera artistica che le diede comunque enormi soddisfazioni. Il suo desiderio di famiglia lo espresse riunendo la propria famiglia di origine a Roma così da vivere assieme quel tratto che ne rimaneva e prodigandosi in mille maniere nei confronti delle sorelle e del fratello. Quella separazione che tanto le aveva dato grazie alla zia ma anche tolto nella qualità degli affetti famigliari, l’accompagnerà sempre nella vita come nella carriera artistica alla pari del suo indissolubile legame con Federico Fellini. Indimenticabile la scena agli Oscar 1993 quando il regista venne insignito con una statuetta alla carriera e durante la consegna sul palco da parte di Sofia Loren, Fellini riprese la moglie che in platea si stava sciogliendo per la commozione in un pianto irrefrenabile, un ultimo ciak chiamato dal grande regista davanti ad una platea mondiale. Fellini morì in quello stesso ottobre, Giulietta nel marzo successivo, un mese dopo il suo settantatreesimo compleanno.

La famiglia Masina nel 1959 in occasione del matrimonio di Mariolina Masina. Da sinistra; Eugenia Masina con il marito e i due figli, Giulietta Masina e Federico Fellini, Angela Flavia e Gaetano Masina, Mariolina Masina con il marito, Mario Masina con la moglie. (“Giulietta Masina, donna e attrice”, 2013)

Fonti: 1. Archivi Stato Civile dei Comuni di San Donà di Piave, San Giorgio di Piano. Roma; 2. “Giulietta Masina” di Gianfranco Angelucci (Edizione Sabinæ, 2021); 3. “Giulietta Masina – donna e attrice” (Rotary Club San Giorgio di Piano, 2013); 4. “Un liceo per la Capitale, Storia del liceo Tasso” di Filippo Mazzonis (Viella Libreria Editrice, Roma, 2001)