Un’anno storico il 1999, tanti accadimenti lieti si sono susseguiti in quell’anno solare che portarono i biancocelesti a conquistare la Serie C1. Tra le tante novità che i sandonatesi trovarono nella nuova categoria anche qualche novità regolamentare. Così che in Coppa Italia accadde che il portiere sandonatese Claudio Furlan divenne la pietra d’inciampo del nuovo regolamento, un qualcosa di importante da ricordare. Il portiere biancoceleste fu il primo portiere ad essere espulso in una gara ufficiale per aver con condotta fallosa interrotto una chiara occasione da rete, quella che nella terminologia comune ancorchè inesatta divenne il fallo da ultimo uomo.
Il neopromosso Sandonà aveva iniziato bene quell’edizione della Coppa Italia. Inserito in un insolito girone emiliano si ritrovò a dover affrontare come avversarie tutte formazioni di serie C2 come il Castel San Pietro, il Carpi, il Faenza e l’Imolese. Dopo aver vinto la prima gara domenica 22 agosto in trasferta a Castel San Pietro Terme grazie ad una rete del neoacquisto Chietti, i biancocelesti erano chiamati ad una nuova trasferta il mercoledì successivo contro l’Imola, curiosamente ancora a Castel San Pietro Terme. I lavori allo stadio Zanutto non erano ancora terminati così che il calendario era stato congeniato per avere le prime due gare in trasferta, la terza sul neutro di Mestre e solo l’ultima con il Faenza allo stadio Zanutto a metà settembre e a campionato già iniziato.
Anche nella gara con l’Imolese il Sandonà iniziò bene ed ancora una volta è Chietti a portare in vantaggio i biancocelesti, subendo poi allo scadere della prima frazione il pareggio degli avversari per merito di Fusari. Dopo un quarto d’ora della ripresa è Facchini a rimettere sulla giusta strada la gara dei biancocelesti che quasi già vedevano il secondo successo consecutivo all’orizzonte. E invece accadde l’imponderabile:
Dal Gazzettino del 26 agosto 1999: « Una decina di minuti più tardi, azione sulla destra di Spezia, che libera Actis Dato nel cuore dell’area. Furlan non può fare altro che atterrarlo, facendosi espellere. Il Sandonà, però, aveva già effettuato tutte e tre le sostituzioni e dunque ha dovuto impiegare un giocatore fra i pali. Inizialmente Vecchiato, battuto dal vecchio Spezia, poi, per l’infortunio ad una gamba di Vecchiato, è dovuto schierarsi tra i pali Damiani. L’Imolese spreca a quel punto parecchie opportunità, per aggiudicarsi la partita, finche un tiro dalla destra di Guerra, appena entrato a sostituire Spezia, a 2′ dalla fine, fa sfuggire la palla al portiere improvvisato, così che Fusari irrompe perfettamente per il 3-2. »
L’espulsione di Furlan, l’utilizzo in porta prima di Vecchiato e poi di Damiani, sono state tante le varianti sul cammino di quella Coppa Italia che videro poi i biancocelesti chiudere la settimana brillantemente sconfiggendo il Carpi sul neutro dello stadio “Francesco Baracca” di Mestre grazie alle reti di Barban e Facchini. Un’occasione per centrare una storica qualificazione che poi non divenne tale, in quanto nell’ultima gara il Sandonà di Renzo Rocchi venne sconfitto allo Zanutto dal Faenza dando così l’addio alla Coppa Italia.
Tornando all’episodio dell’espulsione nella gara di Imola così chiosava Renzo Rocchi: « Penso che Claudio sia il primo, o tra i primi, portieri in Italia a subire questa nuova regola. Se sono d’accordo? Penso che sia opinione di tutti che questo regolamento non vada bene. Fino ad allora stavamo controllando e dominando l’incontro. Poi c’è stato l’infortunio di Vecchiato, quindi l’espulsione di Furlan. »