E dir che il 2020 era cominciato come meglio non si poteva. Il Sandonà 1922 aveva vinto il suo primo trofeo, una edizione veneta della Coppa Italia Dilettanti che faceva presagire un’annata dalle molte sorprese. La stiamo ancor oggi scartando la sorpresa più grande. L’emergenza covid-19 a inizio marzo ha costretto tutti ad una conclusione anticipata ed ora con la sospensione anche della stagione corrente tante certezze stanno venendo meno. Non ci resta che aspettare questo lungo mese di novembre per vedere se all’orizzonte ci sarà un nuovo inizio.
La nuova stagione
Sono tre le gare di Coppa Italia sin qui giocate, a cui si aggiungono le sei di campionato. Partite senza entusiasmo dove tra gare a porte chiuse e altre a numeri contingentati, gli spettatori sono stati un’essenza molto marginale ma la cui mancanza è forse stato l’elemento più visibile e mortificante. E’ il calcio tutto che sta soffrendo di questa situazione. Come sono tristi le gare del calcio maggiore dove gli stessi protagonisti in campo sembrano tanti personaggi in cerca d’autore, anime perse in infinite gare di allenamento dai risultati senza sentimento. Spalti silenti in cui risuonano solo voci stentoree a riempire il vuoto.
Domenica prossima
Campionato dunque sospeso dopo la quinta giornata, sei partite contando l’anticipo della sedicesima. Domenica il Sandonà 1922 avrebbe dovuto giocare a Vittorio Veneto. Curiosamente nella stagione scorsa il debutto sulla panchina biancoceleste di Gianni Migliorini avvenne proprio a Vittorio Veneto. Un 1-1 amaro che ci vide subire una rete a tempo scaduto. Le emozioni del calcio, anche quelle negative, sempre permangono nello spirito tifoso.